Una rassegna organizzata in modo magistrale, con punte di professionalità fantascientifica inarrivabili da attori amatoriali che non hanno avuto anche solo la possibilità di avvicinarsi al grande mondo del teatro. Credo ci sia bisogno di uno studio approfondito e, sicuramente, di una rilettura che vada al di là del puro impatto emotivo che, a tratti, rischia di essere troppo invasivo, colpendo lo spettatore nelle parti più profonde dell’animo.
Certo è che, dopo aver assistito alla completa rassegna, lo spettatore nemmeno si capacita di essere stato, inconsapevolmente, il protagonista principale, violato nelle più intime pieghe del vissuto, senza troppe possibilità (per non dire nessuna) di rendersene conto “durante”. E’ un gioco delle parti che va ben al di là del teatro pirandelliano e per il quale nessun spettatore potrebbe essere preparato.
Una rassegna organizzata in modo magistrale, con punte di professionalità fantascientifica inarrivabili da attori amatoriali che non hanno avuto anche solo la possibilità di avvicinarsi al grande mondo del teatro. Credo ci sia bisogno di uno studio approfondito e, sicuramente, di una rilettura che vada al di là del puro impatto emotivo che, a tratti, rischia di essere troppo invasivo, colpendo lo spettatore nelle parti più profonde dell’animo.
Certo è che, dopo aver assistito alla completa rassegna, lo spettatore nemmeno si capacita di essere stato, inconsapevolmente, il protagonista principale, violato nelle più intime pieghe del vissuto, senza troppe possibilità (per non dire nessuna) di rendersene conto “durante”. E’ un gioco delle parti che va ben al di là del teatro pirandelliano e per il quale nessun spettatore potrebbe essere preparato.
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